Cipolla Rossa di Nicastro

Cipolla Rossa di Nicastro
Cipolla Rossa di Nicastro

Nel Sugo Mediterraneo , utilizziamo la “Cipolla Rossa di Nicastro”, presidio Arca Slow Food.

Un pò di Storia sulla Cipolla Rossa di Nicastro

Questa varietà di cipolla, dalla forma ovoidale e dalla pigmentazione rosso intenso, dolce e croccante, ha una storia ultrasecolare. Le prime notizie storiche dell’esistenza di una forte vocazione alla coltivazione della cipolla a Lamezia risalgono alla prima metà dell’800, quando la città si chiamava Nicastro. Si tratta di un editto di Ferdinando II di Borbone, re del Regno delle Due Sicilie, che prolungava la locale fiera della cipolla da due a cinque giorni. La fiera si svolgeva in occasione della festa dei Santi Pietro e Paolo, il 29 giugno.

Gli agricoltori locali si ritrovavano tuttora in questi giorni per commercializzare la cipolla e anche l’aglio rosa, un’altra varietà tradizionale coltivata dagli stessi produttori della cipolla. La concomitanza della fiera con questa festa cristiana non è casuale. La tradizione popolare, non solo di quest’area della Calabria, lega la cipolla alla festa dei Santi Pietro e Paolo grazie a una leggenda che riguarda la madre San Pietro. Questa donna era molto avara e nella vita aveva fatto solo un gesto di generosità: regalare una cipolla a una vecchia affamata. Quando morì, per non andare all’inferno supplicò il figlio ricordandogli di quell’unico atto di carità. San Pietro chiese a Gesù di salvarla e questi acconsentì, permettendo alla madre di aggrapparsi a una treccia di cipolla. Mentre la donna cercava di risalire dagli inferi, a questa treccia si aggrapparono anche altre anime. Lei cominciò a tirare calci per scacciare le povere anime dannate, ma la treccia non resse e la madre di San Pietro cadde tra le fiamme dell’inferno.